Pratica HORA

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I materiali del sito sono unici,  la loro logica è semplice ma inusuale. Dovete immergervi fin quando Vi interessa – e davanti a voi si aprirà la porta in uno spazio assolutamente nuovo –  lo spazio della chiarezza, lo spazio della Bellezza, lo spazio dell’intelletto, lo spazio evolutivo della Vita. 
  

 

                                                       RESPIRAZIONE E GRAVITAZIONE

 “E il Signore Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, e gli alitò nelle nari un fiato vitale; e l’uomo divenne un essere  vivente” (Genesi 2:7).

Queste parole furono dette non a caso. Sono leggi dell’universo, sono leggi del Dio-Creatore. Queste parole le poteva  pronunciare solo un mistico (un yogin) e solo quel mistico che conosce il RESPIRO DELLA VITA attraverso di sé. Dirò lo stesso con parole attuali.

Nell’inspirazione il diaframma si abbassa, su di esso preme l’aria – gravitazione  “E GLI ALITO’ NELLE NARI LO SPIRITO DELLA VITA”. E’ la stessa cosa solo con parole più moderne.

Nell’inspirazione il diaframma si abbassa, su di esso preme l’aria – gravitazione, tale sforzo dell’ambiente ci obbliga ad inspirare la vita (impulso: aspirazione alla vita). Nell’espirazione il diaframma grazie ad uno sforzo si alza, spingendo l’aria, superando la gravitazione (impulso: aspirazione ad uscire dalla vita). In questo è già contenuta la pressione evolutiva dell’ambiente e la resistenza evolutiva della specie. Sono  due aspetti della stessa legge, che giace alla base dell’evoluzione.

L’inspirazione e l’espirazione sono impossibili senza volontà di allargarsi e restringersi (impulso: aspirazione a divenire essere, abbracciando tutto, infinità – Vuoto; impulso: andare via al punto, non essere, nello zero - Vuoto). Questo è nel nostro respiro, quindi è proprio della nostra mente, della nostra attività psichica.

Queste interrelazioni sono evidenti.

Lo stesso succede nel movimento del pianeta: esso si avvicina al Sole (avvicinamento, inspirazione, impulso: aspirazione alla vita) e con sforzo supera la gravitazione (allontanamento, espirazione, impulso: aspirazione ad abbandonare la vita). E alla stessa maniera l’orbita si ingrandisce e si restringe.
Leggi della vita – leggi dell’universo. Leggi dell’universo – leggi del Dio Creatore. Se fin dall’inizio nella materia non ci fosse stata la proprietà dell’energia della coscienza, essa  non si sarebbe potuta manifestare.

Abbiamo avuto la forza di credere all’invisibile, ancora più forza è necessaria per non cercare di disfarci di ciò che è evidente.

In ambedue i casi è chiaro il quadro: un uovo ed in esso una croce. Nel centro della croce il Sole (Il Santo Figlio, chakra del cuore).
Il Santo Figlio. Abbiamo ricevuto la Luce salvifica, anche senza saperlo, noi respiriamo la luce della Vita, noi beviamo la luce della Vita, ci nutriamo della luce della Vita. Questa olocausto l’hanno accettata tutti gli esseri senza eccezione, compreso l’uomo (vedi “L’altro III", le tre icone)…

Approfondimento del tema:
La quiete nello sforzo preserva l’uovo mondiale, non c’è quiete, non c’è uovo; non c’è sforzo, non c’è uovo (l’orbita si rompe, si rompe la trinità). Nell’uomo la realizzazione di questa trinità corrisponde alla corretta concentrazione, corretto sforzo, corretta respirazione, cioè resurrezione e trasfigurazione insieme.

In questo minimo indicato non è difficile vedere che il training corretto è possibile per tutto l’universo, pianeti, astri ecc. Le leggi dell’Uomo Celeste sono in voi, che lo sappiate o meno non fa differenza. La VITA è la manifestazione dello yoga sia celeste che terreno, noi siamo la manifestazione concreta di queste leggi, il frutto di questo amore, “a immagine e somiglianza”  dal seme degli sforzi. Tutti i principi della trasformazione degli elementi della natura, sono nell’uomo e in tutti gli esseri viventi (vedi “L’altro III”, le tre icone).

Alla base della vita dell’uomo, dal centro del suo sforzo nasce l’Albero della Vita. Nell’inspirazione ed espirazione c’è tutta la catena degli sforzi sopra descritta, la trasformazione delle energie. Quanto più è alta la quiete meditativa, tanto maggiore è la possibilità della coscienza di manifestare questo Albero.

20-30 secondi di conoscenza mostrano le possibilità della quiete meditativa. Questa rapidità di comprensione non è stata reclamata dall’uomo dalla natura, e per questo non è allenata. La natura ci ha dato questa possibilità e ha detto: ”Se qualcuno si renderà conto di questa esigenza, allora lo capiranno tutti”. E continuò: “Voi non siete esseri incoscienti. Fate sforzi, passate ad un altro livello, ed allora vi si apriranno altre prospettive. E ne riparleremo”.

La trinità della vita nell’uomo ancora non è giunta allo stadio cosciente ed allenato, non è diventata Uno. Se c’è necessità di scrivere, imparerete a scrivere, se c’è necessità di leggere, imparerete a leggere. Se c’è la necessità di allenare la possibilità della Quiete meditativa nell’Azione, voi l’allenerete. E questa necessità c’è, altrimenti ci impelagheremo nello stress e continueremo con entusiasmo a lavorare per le”farmacie”, aumentando patriotticamente il loro fatturato…

Tre centri: corretto centro della concentrazione, corretto centro della forza e corretto centro della respirazione, la loro unità è possibile sono al livello della conoscenza.  Si tratta della trasformazione del corpo, trasformazione della mente, trasformazione della psiche: trasfigurazione. Attraverso questa trinità si aprono le porte dei Sette Cieli, gli elementi interni continuano la loro trasformazione evolutive, inizia l’alchimia interna evolutiva, e l’Uomo ritorna allo sviluppo “a sua immagine e somiglianza”. Per quelli che non lo ricordano: l’uomo non è l’ultimo anello.

La vita è un uovo. Cambia l’uovo in un cerchio e tutto si fermerà. L’equilibrio ideale è la stasi del mondo.. E’ l’arresto della respirazione, e l’arresto di tutto, compreso della mente. Comprendere questa cessazione non è la cosa più complessa. Più difficile è capire che al di fuori di questo arresto non c’è vita  neanche in una particella di luce. Si può comprendere anche questo. Ma quanto detto si capisce ad una sola condizione: ”Lo scopo è raggiunto, quando l’oggetto della meditazione diventa voi” – conoscenza.

L’eternità immortale (cessazione, cerchio) produce due estremità (inspirazione – espirazione) – uovo. E l’ombelico è il filo che le unisce, cioè spirito della Vita, guerriero della Vita. Non accettando il Figlio, non conosci il Padre.

Parlando attraverso le manifestazioni, io mi rivolgo al guerriero della Vita nell’uomo. Soltanto lui è eternamente vivo grazie a ciò, mentre il corpo va e viene. I miei argomenti sono per lui, e se tu concordi, allora significa che ti risvegli e conoscerai te stesso.

C’è la via verso Dio e la via di Dio. E questa via immortale indelebile -  la Conoscenza – è in voi.

 Maestro di HORA “Conoscenza”, 2004

Chi è particolarmente interessato alla meditazione e alla psicofilosofia raccomando di leggere il materiale Maestro di HORA sull’evoluzione.